La Favola
Testo rielaborato dai ragazzi della scuola media A. DE CAROLIS di ACQUAVIVA PICENA, prima B a tempo prolungato. Amatucci Danilo, Calvaresi Luca, Rossi Elisabetta, Ioannone Andrea, Calvaresi Andrea, Colonnella Roberto, Marconi Sciarroni Marco. Professoressa Cossignani Emilia. Per l'Associazione PALIO DEL DUCA di ACQUAVIVA PICENA anno 1996
C'era una volta tanto tempo fa il ducato degli ACQUAVIVA
governato dal Duca RINALDO e madonna ELENA stimati e rispettati da tutti i sudditi
ma non avevano figli e questo li rendeva molto tristi. Anche nel vicino ducato
di Sarnano il Duca FIDESMINO DEI BRUNFORTE e madonna MARIA erano tristi per
lo stesso motivo. Pregavano e facevano azioni buone tutti i giorni, aiutavano
i poveri.
Ma un giorno ... due cicogne trasportarono nella fortezza degli
ACQUAVIVA un bel fagottino rosa che conteneva una bellissima bambina. Mentre
nel castello di SARNANO nel fagottino celeste piangeva e sgambettava un bel
maschietto. Potete immaginare l'immensa felicità che provarono i genitori nel
vedere esaudite le loro preghiere.
Proclamarono una grande festa e iniziarono
i preparativi per il loro battesimo.
Il Duca e la Duchessa degli ACQUAVIVA
chiamarono la loro bellissima bambina FORASTERIA mentre il Duca e la Duchessa
di SARNANO chiamarono il loro bambino RINALDO DEI BRUNFORTE Signore di Sarnano.
Grandi feste nei due castelli che contagiò tutto il regno.
Il tempo
passava e i due bambini crescevano forti sani e belli. RINALDO DEI BRUNFORTE
si allenva con le armi per diventare cavaliere e aveva scelto come scudiero
il suo migliore amico EZZELINO DI RUGGIERO DA MOGLIANO che lo aiutava e lo seguiva
dappertutto.
RINALDO da lontano vedeva FORASTERIA, moltiplicava i suoi sforzi
per farsi notare. Confidandosi con il cuo amico Ezzelino diceva: - com'è bella
FORASTERIA, vorrei tanto che diventasse la mia sposa - ed Ezzelino gli rispondeva:
- Non ti preoccupare, mio signore, vedrai che succederà.
Dall'altra parte
della vallata FORASTERIA passeggiava per i bellissimi giardini della fortezza
degli Acquaviva giocando con i suoi piccoli amici: scoiattoli, conigli, uccelli...
Osservava sempre RINALDO che si allenava con Ezzelino e rivolgendosi ai suoi
piccoli amici disse: - Com'è bello! Sarei la donna più felice del mondo se potessi
sposarlo e vivere con lui tutta la mia vita.
I due ragazzi ovviamente non
sapevano che i loro rispettivi genitori avevano già pensato di farli conoscere
e se si fossero piaciuti le avrebbero fatti sposare. I giorni passavano velocemente
e felicemente, FORASTERIA continuava a studiare e scrivere lettere d'amore per
RINALDO mentre RINALDO continuava ad allenarsi diventando ogni giorno sempre
più bravo e sospirava d'amore per FORASTERIA.
Ma tutta questa felicità nei
regni di ACQUAVIVA e di SARNANO veniva disturbata dalla strega CIMITERIA che
nel suo castello circondata dall'oscurità e da animali brutti e tristi, attraverso
la sfera di cristallo vedeva tutto. La strega cacciata molti anni prima dai
due regni preparava la sua vendetta.
Quella notte con la sua sfera di cristallo,
inquadrò FORASTERIA e pronunciò questo terribile incantesimo: "Coda di rospo
nello scrigno, che FORASTERIA diventi un cigno" e appena disse queste parole
una nuvola circondò FORASTERIA che si trasformò in un bellissimo cigno e in
tutto il regno si sentì l'agghiacciante risata della strega HAAAAA HA HA HA!
La risata della strega CIMITERIA fu sentita da tutti gli abitanti di ACQUAVIVA
e anche a SARNANO.
Le voci viaggiarono veloci e immediatamente si seppe
che al posto di FORASTERIA fu trovato un cigno bianco che piangeva. I genitori
di FORASTERIA impallidirono e piansero insieme al cigno che fu portato con tutti
gli onori al lago di ACQUAVIVA. Il cigno piangeva disperato pensando al bel
RINALDO DEI BRUNFORTE che non avrebbe più potuto sposare. "Ah come sono sfortunata!"
si lamentava ed i suoi lamenti richiamarono il suo migliore amico il gabbiano
FLIK. Il cigno gli chiese: "insieme allo scoiattolo GIOK corri a cercare RINALDO,
digli di scovare la strega e di spezzare l'incantesimo!"
La strega purtroppo
aveva ascoltato queste parole, perciò immediatamente mandò il cavaliere nero
MESSER ROCCO nel regno di Sarnano a sfidare a duello RINALDO.
Quella mattina
RINALDO si stava allenando con il suo amico Ezzelino quando all'improvviso vide
una figura, si voltò e chiese "chi è mai". "Sono il cavaliere nero MESSER ROCCO
e sono venuto a sfidarti". I due si scagliarono tra loro senza tregua. Le scintille
si staccavano dalle spade e la polvere si alzava, Ezzelino cercava di aiutarlo
ma RINALDO preoccupato per lui gli disse: "Riuscirò a sconfiggerlo da solo".
Durante il duello arrivarono FLIK e GIOK, gli amici di FORASTERIA, e gli
urlarono "presto, devi rompere l'incantesimo che imprigiona FORASTERIA! Corri
a salvarla!" RINALDO urlò: "ADESSO CAPISCO TUTTO!" e con una mossa che aveva
imparato da suo padre sconfisse il cavaliere nero e lo imbavagliò, poi comandò
ad Ezzelino: "Preparami il cavallo, devo andare a sconfiggere quella malvagia
strega CIMITERIA", il fedele Ezzelino gli rispose "Ti preparo immediatamente
Fulmine, il tuo cavallo più fidato". Montò in sella a Fulmine.
RINALDO risplendeva,
correndo a perdifiato verso il castello di CIMITERIA. Era furioso, la sua bontà
gli impediva di pensare che una strega potesse far del male ad una creatura
così dolce e così buona come FORASTERIA.
In un battibaleno raggiunse il
buio castello della strega e la chiamò: "Cimiteria, vieni fuori Vecchia Megera!
Ho un conto in sospeso con te!" CIMITERIA uscì immediatamente, lanciò maledizioni
sul cavaliere nero che non era riuscito nella missione affidatagli. Ingaggiò
un terribile duello con RINALDO scagliandogli fumi fango fuoco, ma RINALDO con
la sua spada rispondeva ad ogni attacco. La lotta sembrava non finire mai quando
all'improvviso un urlo agghiacciante si sollevò dal castello della strega.
RINALDO DEI BRUNFORTE aveva sconfitto la strega CIMITERIA con la sua lunghissima
lancia. Dalla sfera di cristallo RINALDO vide una grandissima nuvola che avvolgeva
il cigno e poi tutt'a un tratto da questa nuvola uscì FORASTERIA più graziosa
e bella di prima.
Finalmente RINALDO e FORASTERIA si incontrarono. RINALDO
fece salire la sua dolce FORASTERIA su Fulmine e la portò nel castello degli
ACQUAVIVA, dove davanti al padre RINALDO e madonna ELENA la chiese in moglie.
Il Duca e la Duchessa accettarono e i due ragazzi coronarono il loro sogno
d'amore e si abbracciarono commossi.
Per festeggiare il matrimonio fu organizzata
una grande cena dentro la Fortezza, con giochi, trampolieri, mangiafuochi, musiche,
danze e cibarie di ogni tipo, la più pantagruelica di tutte e vissero per lunghi
anni felici e contenti con i loro OTTO figli.
via San Rocco n°7
63075 - Acquaviva
Picena (AP) Italia
0735 764115