CONVEGNO
"LA FORTEZZA DI ACQUAVIVA: UN MATRIMONIO CON LA
STORIA"
Domenica 29 Giugno,
alla Chiesa di S. Francesco ad Acquaviva Picena, si è svolto
questo interessante convegno riguardante il documento rinvenuto
dal Prof. Claudio Severi presso l'Archivio di Stato di Milano,
Fondo Sforzesco. E' stato tradotto dalla Dott.ssa Laura
Ciotti dell'Archivio di Stato di Ascoli Piceno.
Introduzione
del Prof. Gabriele Cavezzi:
"Nell'anno
1443, Francesco Sforza, proseguendo nella sua campagna
di conquiste nelle terre dello Stato della Chiesa,
giunse a Fermo dove i priori, ammaestrati dagli
episodi di violenza messi in pratica al condottiero
lombardo in alcuni castelli della Marca settentrionale,
non opposero resistenza e gli consegnarono le chiavi
della città. Egli più tardi vi condurrà sposa la
giovane Bianca, figlia del duca di Milano, Filippo
Maria Visconti. In seguito fu costretto a delegare
il fratello Alessandro nel governo del fermano,
per occuparsi di altri problemi di difesa e di occupazione
nei territori tra Romagna, Marche ed Abruzzi. In
questo periodo si inquadra il documento riprodotto
e trascritto, il cui originale è conservato presso
l'Archivio di Stato di Milano. Si tratta di un inventario
delle armi e delle scorte esistenti nella "rocca"
di Acquaviva, redatto contemporaneamente per la
rocca del Girfalco di Fermo, i due baluardi più
rappresentativi del contado. L'importanza della
fortezza di Acquaviva, ribadita a più riprese tra
la fine del XV secolo e metà del XVI con provvedimenti
atti ad assicurarne la guarnigione di truppa e la
funzionalità militare, con lavori di potenziamento
strutturale e di radicale trasformazione, trova
in quest'atto una rara testimonianza sul ruolo strategico
assolto anche nei periodi precedenti."
A
continuazione vi proponiamo la trascrizione integrale
del documento:
Monitione de la roccha
de Acquaviva Imprimis dodici balestre videlicet
cinque da banco tre da zambogia et lu resto senza
Uno Mantegello Sey coracze Octo spallaroli
Tre Baviere (parte dell'elmo) Secte elmecti
Uno paro de braczali (parte della corazza) Cinque
bombarde tre grande et l'altre piccole Tre targoni
Do para de ferri da prestioni Una scovra Quactro
zappe Quactro gurdini o (guardini) Una segecta
picchola Una sega grande Uno catenazo Un
paro de tenlgle grandi Uno palo de ferro Secte
martelli tra piccholi et grandy Una cavicchie
de ferro Uno troccho grande da porta Una celata
Doy ronconi Una segure Uno barile et una sacchetta
de polvere de bombarda Una sachetta dy salnitro
et una sachetta dy solfo Uno barile dy polvere
dy bombarda Quatro casse dy verectony per le
balestre predette (verrettoni=grosse aste metalliche
da lancia con le balestre) Una cassa dy chiody
grandy et piccoly Uno cientonaro di moschecte
et passatory Ciento venty tumoly dy grano
Novanta tumoly dy farina Quaranta tumoly de orzo
Una soma de fava
Seguita as munitioni
daquaviva
Due lectere in la torre maestra et una chariola
Uno cassone et una bocte pieni de biscocto Venty
tavole dongny razone Quatro tavole da mangniare
Uno Arcibanco Una bocte de sale Due banche
da balestre Due chatene da foco Duy sarty
una grande con el mulinello novo et uno piciolo
Tra tagle per quelly sarty Quatro cieppy da bombarde
ferraty Tre bocty dacieto Unaltra lectera
al basso Uno matarazo rosso coni uno paro de
lenzola Una chaldara de ramo Uno lapeggio
dy metallo mezzano Due zappe Due padelle
Uno spido Due lucierne Una brocha meza dolio
Una cassa grande vinitiana coni le chiavy Una
chaldara de rame grande Cinque chassecte da vectualia
delly Conpangny Una bocte di vino Octo bocte
vote Unaltra bocticiella Duy cassony grandy
Una canala grande da vino Quatro barili Uno
molino fornito di macina et dongny altra cosa
Una mactera da far pane Duy asiny da soma bony
Una caldarola da trarre aqua Dugiento some dy
lengine da foco et altro legniame da ripary Una
rota da rotare ferry